Italian Translation
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Re: Italian Translation
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Re: Italian Translation
Mentre calava il giorno, Fido continuava a cercare Peanut nel profondo della foresta. Stava diventando un’avventura alquanto stancante, a furia di cercare fra le masse di detriti ed oggetti nascosti nella neve. E non aiutava che con il passare dei minuti, il suo controllo sulla giornata, se mai ce n’era stato uno, stava pressoché svanendo. Un sempre meno confidente Fido s’immaginò che gli rimanesse solo da convincersi che le cose stessero procedendo bene…
Gran giornata! Pensò. Ecco, va già meglio, sono felice di avere tutto sotto control—
"Fiiiiiddouuhh."
…eeed eccolo qua.
"Lifffssugh," Spo aveva cessato il suo tipico gesticolare, per affidarsi piuttosto al comunicare i propri messaggi a faccia in giù direttamente nella testa di Fido. “yuggh doof angh awghhhhhsaaahhma tahmeh leeaha jushhhs imprreassshaaanne..."
“Che?” fu il solo pronome che Fido riuscì a pronunciare, sulla premessa che Spo non suonasse minaccioso.
Spo roteò pigramente gli occhi., “Dico che fai una gran figura da Tommy Lee Jones,” borbottò.
“Oh.” Va bene. “Sei gentile.”
“No, voglio dire, puoi rifare quella cosa come ne ‘Il Fuggitivo’? Mi fa sempre venire i brividi.”
“Nooo.” Fido scosse la testa, causando delle lamentele dalla creatura che sulla sua cima risiedeva. “No, Spo. È stata una volta sola.” Mostrò l’indice. “Una volta sola, Spo, e non voglio che diventi un’abitudine.”
“Ma se è l’occasione perfetta!” Spo levò le braccia al cielo mentre implorava. “Un potenziale gigantesco-no, enorme! Ti giuro –e non spergiuro- che non ti troverai mai più in una situazione così adatta.”
Heh. “Sai una cosa?” Fido fece con un tono sfottorio. “È alquanto improbabile.”
Spo roteò gli occhi. “Bah, ti sei ammorbidito. Vedrai: presto sarai vecchio, la scintilla dentro di te spenta, e rimpiangerai il giorno in cui ti sei perso quest’opportunità d’oro…”
“Mmm, più una così bella giornta, direi, hehe.” Fido era sorpreso di stare ridacchiando; le sue spalle, a dire il vero, tremavano dal ridere. Gli sembrava alquanto sgradevole, soprattutto innaturale, come se stesse ridendo di riflesso e null’altro. “Ahh, vorei venire qui più spesso.”
“Uhmp, non so perché lo trovi così buffo…”
“Non lo so neanch’io,” rispose Fido tristemente.
Spo si mise a sedere, mostrando una faccia davvero da brutto lato del letto. Si leccò una zampa e provò a riavviarsi il pelo, almeno per darsi un’aspetto decente. Si fermò nel mezzo di un gesto, le braccia sospese sulla testa, e sussurrò, “Scommetto che si sta nascondendo.” Scosse le mani per asciugarsele, poi si mise a dondolare avanti e indietro, ogni tanto mordicchiandosi il labbro inferiore. “È in fuga da dieci o venti minuti,” brontolò, “ad una ridicola velocità media. Quel che voglio da te,” picchiettò sulla testa di Fido, “è che- eh…controlli ogni fattoria? Fattoria, stia, cuccia.. Forse solo le cucce. Sarà meglio controllarle tutte, per essere sicuri di- oh, eddai, non farmi ridicolizzare Jones, questa deve suonare forte.”
Fido continuava a macinare terreno, cercando anche di tornare ad illudersi che tutto stesse andando bene.
Spo sospirò. “Voglio essere sincero con te, Fido, proprio candido, perché certe volte proprio non riesco a reggere lo stress di mantenere le apparenze.” Fece spallucce. “Qualche volta mi piace tornare ad essere quel ragazzo semplice a cui piacciono le cose semplici, sai?”
“Hmmmm….” Rispose Fido.
“Non è che ti chieda molto—ok, ok, qualche volta sì, magari, ma non è che tu debba per forza ringhiarmi a quel modo. Voglio solo un po’ di autenticità, perché sei un poliziotto e Jones ha fatto il poliziotto in pressoché tutti i suoi film…” Si chinò in avanti, agitando la manina ben dentro la visione periferica di Fido. “Capisci cosa intendo?”
Fido non rispose.
Un abbacchiato Spo tornò a sedere dov’era.
“Hmmm,” Spo ci rifletté per un momento. “Eccetto per quel film di Schumacher. Urgh…” Rabbrividì. Riaprì gli occhi e tornò a guardare il suo compagno. “…Saresti un migliore Due-Facce di lui, garantito.”
Non lo sento, non mi distrae. È tutto rose e fiori, non una sola ro—
“Immaginiamoci una cosa insieme, Fido.”
La sto già immaginando, grazie.
“Da una parte abbiamo questo Capitan Marvel di bella e diabolica presenza, tostissimo; l’Harvey Dent della specie. Caduto per un crudele scherzo del fato, costretto a vivere con metà della faccia rimossa, a mostrare l’oscuro, represso lato del corteggiatore di felini—“
“Se ci tieni così tanto alla mia attenzione, va bene,” scattò Fido, “ma niente su Sabrina, okay? Soprattutto adesso.”
Spo fece una smorfia. “Centro, eh?” Diede una carezza all’orecchio di Fido. “Dovremmo essere fratelli, Fido, e impossibilità biologiche a parte, i fratelli condividono; soprattutto i segreti.” Il topo s’indicò. “Sto cercando di aiutarti, fratello,” Stavolta si mise a tirare l’orecchio di prima, “e tu mi spingi via, una cosa proprio infratellosa.”
“Spo, immaginiamoci una cosa insieme, adesso.” Fido tracciò una scatola immaginaria con le mani e la mise saldamente davanti a sé. “Sto cercando un cane scomparso in questi boschi.” Spostò la scatola alla sua sinistra. “Un cane che sa della mia relazione, sia lui che la sua amica, e da quanto non lo so.” Spostò ancora un po’ la scatola. “Come se non bastasse, devo affrontare il fatto che tutto ciò su cui io e Sabrina abbiamo lavorato insieme così duramente potrebbe stare andando a pezzi, eeee…” Stavolta spostò la scatola tutta a destra. “Non. Mi. Stai. Aiutando.”
“Ouch,” disse Spo, addolorato. “Ecco come si fa male a un fratello.”
“…”
“Fido, perché ti crei tutti questi problemi? Sono ragionevolmente certo che ci sono un sacco di damigelle là fuori che non ti darebbero simili mal di testa.”
“…Perché la amo, okay?”
“Tutto qui?”
“Non credi che basti?”
“Immagino di sì, ma mi venisse un colpo se capisco perché.”
“Sarebbe meglio se non ci riuscissi. E ora, ti prego, lascia che mi concentri sul mio compito.”
“Pfft, ma certo. Mica è colpa mia se ti metti ad andare in cerchio.”
“Umm hmm…Cosa?”
“Cerchi, Fido. Oggetti rotondi. Euclide si sta rivoltando nella bara.”
“No, cosa intendevi con quella cosa sull’’andare in cerchio’?”
“Io le vedo, le impronte canine.” Indicò una piccola radura attraverso dei cespugli proprio al di là della linea visuale di Fido. “Se ti sei perso, va bene. Mica c’è da vergognarsi.”
“Puoi indicarmi dove sono?”
Con un certo sforzo, Fido si fece largo fra i cespugli, saltellando goffamente per superarli senza ferirsi i piedi. Fido si chinò per annusare rapidamente la neve segnata dalle impronte. “…Non è il mio odore, il che significa che deve appartenere a Peanut.”
Fido scattò per seguire le impronte, saltando e chinandosi fra i rami come un atleta olimpico, fermandosi solo quando giunse al margine della scarpata. Esaminò la pista. “È sceso di qui senza dubbio, forse è caduto, però non lo vedo…”
Con gran terrore di Spo, Fido scese giù per la scarpata. Ma, a differenza di chi lo aveva preceduto, Fido si mosse con una certa grazia. Meno gradevole fu il gridolino acuto che veniva dalla cima della sua testa, mentre il cane raggiungeva finalmente la terra ferma.
Spo, pietrificato, le nocche bianche per la forza con cui si era stretto alla pelliccia del cranio di Fido, urlò, “Ma che piffero, bello?! Potevi ucciderci entrambi, includendo quindi me!”
“Spo, per una volta sei stato davvero utile. Grazie.”
“Oh, be’, sai,” disse Spo tutto modesto, ripresosi decisamente in fretta dallo spavento. “Dovere.”
“Bene, ora andiamo.” Così dicendo, Fido iniziò a seguire di corsa le impronte; ora che aveva il controllo su qualcosa, finalmente, non avrebbe mollato tanto facilmente.
Gran giornata! Pensò. Ecco, va già meglio, sono felice di avere tutto sotto control—
"Fiiiiiddouuhh."
…eeed eccolo qua.
"Lifffssugh," Spo aveva cessato il suo tipico gesticolare, per affidarsi piuttosto al comunicare i propri messaggi a faccia in giù direttamente nella testa di Fido. “yuggh doof angh awghhhhhsaaahhma tahmeh leeaha jushhhs imprreassshaaanne..."
“Che?” fu il solo pronome che Fido riuscì a pronunciare, sulla premessa che Spo non suonasse minaccioso.
Spo roteò pigramente gli occhi., “Dico che fai una gran figura da Tommy Lee Jones,” borbottò.
“Oh.” Va bene. “Sei gentile.”
“No, voglio dire, puoi rifare quella cosa come ne ‘Il Fuggitivo’? Mi fa sempre venire i brividi.”
“Nooo.” Fido scosse la testa, causando delle lamentele dalla creatura che sulla sua cima risiedeva. “No, Spo. È stata una volta sola.” Mostrò l’indice. “Una volta sola, Spo, e non voglio che diventi un’abitudine.”
“Ma se è l’occasione perfetta!” Spo levò le braccia al cielo mentre implorava. “Un potenziale gigantesco-no, enorme! Ti giuro –e non spergiuro- che non ti troverai mai più in una situazione così adatta.”
Heh. “Sai una cosa?” Fido fece con un tono sfottorio. “È alquanto improbabile.”
Spo roteò gli occhi. “Bah, ti sei ammorbidito. Vedrai: presto sarai vecchio, la scintilla dentro di te spenta, e rimpiangerai il giorno in cui ti sei perso quest’opportunità d’oro…”
“Mmm, più una così bella giornta, direi, hehe.” Fido era sorpreso di stare ridacchiando; le sue spalle, a dire il vero, tremavano dal ridere. Gli sembrava alquanto sgradevole, soprattutto innaturale, come se stesse ridendo di riflesso e null’altro. “Ahh, vorei venire qui più spesso.”
“Uhmp, non so perché lo trovi così buffo…”
“Non lo so neanch’io,” rispose Fido tristemente.
Spo si mise a sedere, mostrando una faccia davvero da brutto lato del letto. Si leccò una zampa e provò a riavviarsi il pelo, almeno per darsi un’aspetto decente. Si fermò nel mezzo di un gesto, le braccia sospese sulla testa, e sussurrò, “Scommetto che si sta nascondendo.” Scosse le mani per asciugarsele, poi si mise a dondolare avanti e indietro, ogni tanto mordicchiandosi il labbro inferiore. “È in fuga da dieci o venti minuti,” brontolò, “ad una ridicola velocità media. Quel che voglio da te,” picchiettò sulla testa di Fido, “è che- eh…controlli ogni fattoria? Fattoria, stia, cuccia.. Forse solo le cucce. Sarà meglio controllarle tutte, per essere sicuri di- oh, eddai, non farmi ridicolizzare Jones, questa deve suonare forte.”
Fido continuava a macinare terreno, cercando anche di tornare ad illudersi che tutto stesse andando bene.
Spo sospirò. “Voglio essere sincero con te, Fido, proprio candido, perché certe volte proprio non riesco a reggere lo stress di mantenere le apparenze.” Fece spallucce. “Qualche volta mi piace tornare ad essere quel ragazzo semplice a cui piacciono le cose semplici, sai?”
“Hmmmm….” Rispose Fido.
“Non è che ti chieda molto—ok, ok, qualche volta sì, magari, ma non è che tu debba per forza ringhiarmi a quel modo. Voglio solo un po’ di autenticità, perché sei un poliziotto e Jones ha fatto il poliziotto in pressoché tutti i suoi film…” Si chinò in avanti, agitando la manina ben dentro la visione periferica di Fido. “Capisci cosa intendo?”
Fido non rispose.
Un abbacchiato Spo tornò a sedere dov’era.
“Hmmm,” Spo ci rifletté per un momento. “Eccetto per quel film di Schumacher. Urgh…” Rabbrividì. Riaprì gli occhi e tornò a guardare il suo compagno. “…Saresti un migliore Due-Facce di lui, garantito.”
Non lo sento, non mi distrae. È tutto rose e fiori, non una sola ro—
“Immaginiamoci una cosa insieme, Fido.”
La sto già immaginando, grazie.
“Da una parte abbiamo questo Capitan Marvel di bella e diabolica presenza, tostissimo; l’Harvey Dent della specie. Caduto per un crudele scherzo del fato, costretto a vivere con metà della faccia rimossa, a mostrare l’oscuro, represso lato del corteggiatore di felini—“
“Se ci tieni così tanto alla mia attenzione, va bene,” scattò Fido, “ma niente su Sabrina, okay? Soprattutto adesso.”
Spo fece una smorfia. “Centro, eh?” Diede una carezza all’orecchio di Fido. “Dovremmo essere fratelli, Fido, e impossibilità biologiche a parte, i fratelli condividono; soprattutto i segreti.” Il topo s’indicò. “Sto cercando di aiutarti, fratello,” Stavolta si mise a tirare l’orecchio di prima, “e tu mi spingi via, una cosa proprio infratellosa.”
“Spo, immaginiamoci una cosa insieme, adesso.” Fido tracciò una scatola immaginaria con le mani e la mise saldamente davanti a sé. “Sto cercando un cane scomparso in questi boschi.” Spostò la scatola alla sua sinistra. “Un cane che sa della mia relazione, sia lui che la sua amica, e da quanto non lo so.” Spostò ancora un po’ la scatola. “Come se non bastasse, devo affrontare il fatto che tutto ciò su cui io e Sabrina abbiamo lavorato insieme così duramente potrebbe stare andando a pezzi, eeee…” Stavolta spostò la scatola tutta a destra. “Non. Mi. Stai. Aiutando.”
“Ouch,” disse Spo, addolorato. “Ecco come si fa male a un fratello.”
“…”
“Fido, perché ti crei tutti questi problemi? Sono ragionevolmente certo che ci sono un sacco di damigelle là fuori che non ti darebbero simili mal di testa.”
“…Perché la amo, okay?”
“Tutto qui?”
“Non credi che basti?”
“Immagino di sì, ma mi venisse un colpo se capisco perché.”
“Sarebbe meglio se non ci riuscissi. E ora, ti prego, lascia che mi concentri sul mio compito.”
“Pfft, ma certo. Mica è colpa mia se ti metti ad andare in cerchio.”
“Umm hmm…Cosa?”
“Cerchi, Fido. Oggetti rotondi. Euclide si sta rivoltando nella bara.”
“No, cosa intendevi con quella cosa sull’’andare in cerchio’?”
“Io le vedo, le impronte canine.” Indicò una piccola radura attraverso dei cespugli proprio al di là della linea visuale di Fido. “Se ti sei perso, va bene. Mica c’è da vergognarsi.”
“Puoi indicarmi dove sono?”
Con un certo sforzo, Fido si fece largo fra i cespugli, saltellando goffamente per superarli senza ferirsi i piedi. Fido si chinò per annusare rapidamente la neve segnata dalle impronte. “…Non è il mio odore, il che significa che deve appartenere a Peanut.”
Fido scattò per seguire le impronte, saltando e chinandosi fra i rami come un atleta olimpico, fermandosi solo quando giunse al margine della scarpata. Esaminò la pista. “È sceso di qui senza dubbio, forse è caduto, però non lo vedo…”
Con gran terrore di Spo, Fido scese giù per la scarpata. Ma, a differenza di chi lo aveva preceduto, Fido si mosse con una certa grazia. Meno gradevole fu il gridolino acuto che veniva dalla cima della sua testa, mentre il cane raggiungeva finalmente la terra ferma.
Spo, pietrificato, le nocche bianche per la forza con cui si era stretto alla pelliccia del cranio di Fido, urlò, “Ma che piffero, bello?! Potevi ucciderci entrambi, includendo quindi me!”
“Spo, per una volta sei stato davvero utile. Grazie.”
“Oh, be’, sai,” disse Spo tutto modesto, ripresosi decisamente in fretta dallo spavento. “Dovere.”
“Bene, ora andiamo.” Così dicendo, Fido iniziò a seguire di corsa le impronte; ora che aveva il controllo su qualcosa, finalmente, non avrebbe mollato tanto facilmente.
Re: Italian Translation
No translation today!
I just bought my tablet and must practice with it. Hope I can take this challenge soon...
EDIT: DONE!
I just bought my tablet and must practice with it. Hope I can take this challenge soon...
EDIT: DONE!
Last edited by valerio on Wed Oct 27, 2010 3:58 pm, edited 1 time in total.
Re: Italian Translation
I asked to Rick if he could release a blank version in the adequate thread, because today it's really hard to do good modifications without wast the drawing.
Re: Italian Translation
In effetti mi stavo chiedendo come avresti fatto a tradurre la strip di oggi ^^
"In nomine Libertatis vincula aedificamus; in nomine Veritatis mendacia efferimus." -Michele Salvemini aka CapaRezza
"Let there be light! That was, uhm... God. I was quoting God."
Re: Italian Translation
thank you to Kyrote for tody's blanked comic!
Yay! First time EVER I used my new tablet. Now I only must practice in the finest art... In the meantime, enjoy this crappy, crappy work from this proud translator
Yay! First time EVER I used my new tablet. Now I only must practice in the finest art... In the meantime, enjoy this crappy, crappy work from this proud translator
Re: Italian Translation
What program you used for that? Because I don't think is you, but the result is really... Well I think you guess what I mean if I say "pixels".
Re: Italian Translation
you know what's funny?
I used GIMP and saved as GIF...And on the PCs I own (netbook and desktop, XP and Vista respectively) the result is quite clean. Either I am counterblind or there is something amiss here...
I used GIMP and saved as GIF...And on the PCs I own (netbook and desktop, XP and Vista respectively) the result is quite clean. Either I am counterblind or there is something amiss here...
Re: Italian Translation
valerio, go look stu translation, I don't know how, he did it nearly perfect
"In nomine Libertatis vincula aedificamus; in nomine Veritatis mendacia efferimus." -Michele Salvemini aka CapaRezza
"Let there be light! That was, uhm... God. I was quoting God."
- Private Elliot
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- Joined: Sat Sep 04, 2010 12:51 pm
Re: Italian Translation
Valerio, DONT SAVE AS A GIF. Save as png.
Re: Italian Translation
valerio wrote:
ok, now I can't take this comic seriously anymore. Not after using HSM "music" in it
"In nomine Libertatis vincula aedificamus; in nomine Veritatis mendacia efferimus." -Michele Salvemini aka CapaRezza
"Let there be light! That was, uhm... God. I was quoting God."
- Blue Braixen
- Ms. Sunshine
- Posts: 5865
- Joined: Wed Sep 29, 2010 5:48 pm
- Location: Mountainous places
Re: Italian Translation
Unfortunately, I agree. HSM ruins everything.Andrea wrote:valerio wrote:Image
ok, now I can't take this comic seriously anymore. Not after using HSM "music" in it
Re: Italian Translation
*Edited out*
Last edited by Andrea on Sun Nov 07, 2010 3:31 pm, edited 1 time in total.
"In nomine Libertatis vincula aedificamus; in nomine Veritatis mendacia efferimus." -Michele Salvemini aka CapaRezza
"Let there be light! That was, uhm... God. I was quoting God."
Re: Italian Translation
Andrea, sei stato gentilissimo, ma non dovevi disturbarti: aspettavo solo di essere a casa, dove ho un software più adatto di GIMP per i fumetti di Peanut. Grazie lo stesso, sei un grande!
strissia postata più iin basso
strissia postata più iin basso
Last edited by valerio on Mon Nov 08, 2010 6:55 am, edited 1 time in total.
Re: Italian Translation
Sì. effettivamente non sapevo come cancellare il testo senza togliere le righine del quaderno :p
Comunque io uso Photoshop Elements 6, è solo che non lo so usare :\
Comunque io uso Photoshop Elements 6, è solo che non lo so usare :\
"In nomine Libertatis vincula aedificamus; in nomine Veritatis mendacia efferimus." -Michele Salvemini aka CapaRezza
"Let there be light! That was, uhm... God. I was quoting God."
Re: Italian Translation
per l'alt text leggi la mia strip
"In nomine Libertatis vincula aedificamus; in nomine Veritatis mendacia efferimus." -Michele Salvemini aka CapaRezza
"Let there be light! That was, uhm... God. I was quoting God."
Re: Italian Translation
Fhat the wuck?valerio wrote:
"In nomine Libertatis vincula aedificamus; in nomine Veritatis mendacia efferimus." -Michele Salvemini aka CapaRezza
"Let there be light! That was, uhm... God. I was quoting God."
Re: Italian Translation
you can find it in the thread 'Another bit of fanart'. Sleet made these two really really really...original strips, and since I am a tad weird myself and enjoyed them, had decided to translate them as well.
(Pss, now you can remove your translation... Also, great avatar!)
(Pss, now you can remove your translation... Also, great avatar!)
Re: Italian Translation
"Cosa avrá voluto dire?"[cit.]valerio wrote:
"In nomine Libertatis vincula aedificamus; in nomine Veritatis mendacia efferimus." -Michele Salvemini aka CapaRezza
"Let there be light! That was, uhm... God. I was quoting God."
Re: Italian Translation
la traduzione del titolo è: Poteri di Ron Howard, attivatevi
"In nomine Libertatis vincula aedificamus; in nomine Veritatis mendacia efferimus." -Michele Salvemini aka CapaRezza
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- ChewyChewy
- Posts: 5460
- Joined: Wed Feb 24, 2010 3:23 pm
Re: Italian Translation
Funny in Italian, too!
PF chars
"We have to do this take again! HAL, do it with a LOT less emotion!"
"I'm sorry Stan, I'm afraid I can't do that."
--Phoenix
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